domenica 30 settembre 2007

Cierra la puerta!

Tra giovedì e venerdì se ne sono andate via un può di feste. Giovedì sera due erasmus party. Che, come tutte le feste erasmus, sarebbero da evitare. Una con cerveza gratis. Pezzo della serata: We’re going to Ibiza, Vengaboys. Troppa gente. Forse anche di più della gente che c’era nel vagone della metro fermo per quaranta minuti in un tunnel. Durante la noche en blanco. Perché qualche furbo ha pensato bene di aprire le porte di emergenza. Provocando un "Cierra la puerta!" generale.

Sempre giovedì, a seguire, fiesta de la espuma al Penelope. Bel locale. Se siete a Madrid passateci. Con una bomba. Pezzo della serata: Los Microfonos.

Venerdì sera fiesta de despedida per Lea. Dj della serata: Renato. Decine di persone nel piso. Il campanello suonava in continuazione. E la porta si apriva di conseguenza. Al che Renato gridava: “Cierra la puerta!”. Mica per non disturbare i vicini. Semplicemente perché si disperdeva la musica. Che veniva fuori dagli altoparlanti del televisore.

In ogni caso, le feste al piso sono una benedizione. Se non altro perché la casa viene pulita per non far scappare gli ospiti.

venerdì 28 settembre 2007

Los microfonos

lunedì 24 settembre 2007

Los abuelos e Paci Monnezza

Prendete una casa di quattordici stanze. Metteteci dentro altrettanti inquilini e otterrete il piso di calle de Arenal a Madrid. Descrivere brevemente gli abitanti della casa sarebbe impossibile. Per questo, per ora, mi limiterò a raccontarvi le fantastiche avventure di due ospiti che da qualche giorno girano per questa casa a qualunque ora: l’abuelo e l’abuela. Ovvero, il nonno e la nonna di Lea, l'inquilina che a fine mese tornerà a Parigi dopo un anno in Erasmus.

A pochi giorni dal suo rientro, quindi, la chica francesa ha ricevuto la visita dei nonni. I due si sono sistemati nell’ostello situato nello stesso palazzo del nostro piso. Ciò consente loro di arrivare in qualunque momento del giorno, e forse anche della notte, nell’appartamento in questione e di accudire l’amata nipote. Altrimenti detto, i due vecchi trascorrono le loro giornate nel nostro piso, cucinando per ore ed ore le portate più impensabili che, una volta ultimate, vengono messe in appositi contenitori da frigo per essere conservate. Conservate? Ma se Lea se ne va tra meno di una settimana!

Fatto sta che i nonnini trascorrono le loro giornate nella nostra cucina e la casa è impregnata per ore intere dagli effluvi di una pseudo nouvelle cousine, che l’assenza di una cappa aspirante rende ancora più insopportabile . E oltre a sorbirti le puzze francesi, devi stare pure attento a quello che dici perché l’abuelo parla diverse lingue, tra cui l’italiano.

Ma la cucina non è solo il luogo dove i due simpatici nonni ritrovano la gioia di vivere. La cocina, infatti, è anche il luogo di lavoro di Paci, detto Er Monnezza.

Paci è un simpatico signore sulla cinquantina che ogni sera, intorno alle 22:30, passa a ritirare la busta del secchio della spazzatura. Ora, se uno è preparato a questa simpatica eventualità, – che fra l’altro evita di doversi ricordare di buttare l’immondizia – la cosa non provoca particolari shock. Ma immaginate di essere arrivati da poche ore nel piso, e di trovarvi in cucina dopo aver mangiato in compagnia degli altri coinquilini. All’improvviso, mentre state tranquillamente chiacchierando e credete di conoscere tutti gli abitanti della casa, fa la sua comparsa Er Monnezza. Con lo sguardo fisso nel vuoto, stile Robocop, Paci Monnezza entra in cucina, si reca verso il lavandino, apre lo sportello dove si trova il secchio della spazzatura, prende il sacco e se ne va senza colpo ferire. Tutto questo sotto lo sguardo indifferente degli altri coinquilini, che conoscendo già lo strano individuo, quasi non ci fanno caso. Voi, invece, come minimo pensate di avere le allucinazioni. E forse è proprio così, a causa del cocido.