martedì 20 novembre 2007
venerdì 9 novembre 2007
Cartellini gialli
Sarebbe inutile e noioso raccontare nei dettagli tutto quello che è successo. Basti dire che, in occasione del ponte dei morti, ci sono state quattro notti consecutive di fiesta. E che in un paio di queste il dueño, ovvero il padrone di casa, ha minacciato di cacciarvi nonostante la vostra faccia da bravo ragazzo italiano.
Ma alla fine siamo sempre qui, nel piso di calle Arenal. Nonostante tutto quello che è successo. O forse proprio grazie a tutto quello che è successo. Sempre e comunque nella habitación 11. Senza curarci più dei due cartellini gialli.
Infine due parole di commiato per Renato. Alla fine Renato ci ha lasciati. Purtroppo non è più con noi. Nel senso che ha cambiato piso. Non perché non si trovasse più bene qui. Me perché è stato cacciato. Dopo l'ennesimo cartellino giallo. Perché una sera ha messo le mani addosso a Paci Monnezza. Noi vogliamo ricordarlo così. Con quella sua naturale simpatia.Ciao Renato!
sabato 20 ottobre 2007
domenica 7 ottobre 2007
sabato 6 ottobre 2007
VII Animadrid | 2007
mercoledì 3 ottobre 2007
El hombre de hielo
E poi c’è Antonio. Il portoghese. L’uomo che dice di non reggere il vino spagnolo ma che non vede l’ora che il suo capo, al lavoro, gli porti due casse di vino. L’uomo che se ci fosse un parcheggio nelle vicinanze si porterebbe la macchina dal Portogallo. L’uomo che scrosta le padelle con il coltello a sega. L’uomo che alla festa dell’altra sera era vestito come un contadino.
Ma Antonio è anche, e soprattutto, l’uomo del ghiaccio. Da quando ha scoperto le potenzialità del freezer della cucina, Antonio produce hielo. Non in cubetti. In quantità industriali. Più della Bofrost. Mette l’acqua negli stampi. Ma anche nei cassetti porta alimenti che sono vuoti perché tanto di notte la cucina è senza corrente elettrica. Così Antonio fabbrica cubetti e lastre di ghiaccio che nemmeno il capitano del Titanic ne ha visto tanto. Dice che gli serve per fare la caipiroska. Solo che per la caipiroska le lastre di ghiaccio non vanno bene. Non entrano nei bicchieri. Quindi Antonio mette tutto el hielo dentro a una busta e gira per casa sbattendola sulle pareti e sul pavimento. Poi, orgoglioso, mostra il risultato.
Quando non può giocare con il ghiaccio, Antonio gioca con lo spumante. Come l’altra notte. Anzi, l’altra mattina. Quando, alle 6:30, ha preso una bottiglia e, dopo averla agitata, l’ha usata come un idrante per pulire il pavimento. Poi, non contento, ha tramutato il minisalotto del piso nel podio di un autodromo. Con la stessa bottiglia ha cominciato a spruzzare lo spumante nel soggiorno come fosse al gran premio, gridando: “Alonso, Alonsooo!”. Gran parte dello spumante è finito sul computer di Renato.
Ora, uno è libero di credere a quello che vuole: il destino, la sorte, il malocchio. Ma fatto sta che pochi minuti prima da quel computer veniva fuori della terribile musica francese. E il sottoscritto aveva detto: “Bisognerebbe versare qualcosa sopra quel pc”. Poteri occulti della setta del piso sesto piano?
Ps: c'è una puta sudamericana che gira per casa da due giorni...